Ostacoli affrontati con coraggio e consapevolezza della situazione, finché la malattia lo ha portato via a soli 62 anni.
Articolo "Corriere della Sera" del 05/09/2025
«Teo», l’amico con cui guardare la JuventusGualtiero Chiaroni, detto «Teo» ma anche «Briciola», era uno a cui tutti volevano bene. Viveva in piazza San Carlo e sapeva cos’era l’amicizia: era sempre pronto a tendere la mano. Era un uomo semplice, a cui per essere felice bastava ritrovarsi al bar con gli amici e guardare le partite della sua amata Juventus, condividendo momenti di gioia e delusioni sportive. La sua presenza era discreta ma significativa. Soprattutto Gualtiero aveva una pazienza eccezionale e ha saputo accettare le difficoltà della sua vita, minata da una grave forma di diabete che gli ha causato tanti, troppi problemi costringendolo a cure impegnative. Ostacoli affrontati con coraggio e consapevolezza della situazione, finché la malattia lo ha portato via a soli 62 anni.