Necrologio di DINO CARBONE


In Memoria di
DINO CARBONE
Età 74
Corriere della Sera
Dino lascia anche la nuora Stefania, i nipoti Mattia e Ginevra e l'altro figlio Matteo, oltre al fratello Rocco e all'inseparabile sorella Anna, per lui una seconda madre.

Articolo "Corriere della Sera" del 31/10/2024

Dino Carbone, un'icona della ristorazione.

Il suo locale punto di riferimento per i vip. L’omaggio a un vero mito della ristorazione torinese come Dino Carbone, che se n'è andato all'età di 74 anni, non può che iniziare dalle sue umili origini. Ricordava spesso di essere partito dal suo paese, Pellegrina di Bagnara Calabra, con la cosiddetta «valigia di cartone». Aveva pochissime risorse quando arrivò a Torino, nel 1969. Ha lavorato come cameriere in diversi locali in giro per la città con un grande sogno, quello di mettersi in proprio. Ci riuscì grazie a 120 mila lire prestate da clienti. E il locale lo ha trovato in corso Allamano, quattro mura di una pizzeria che sono state da lui trasformate fino a diventare il famoso «Ristorante da Dino». Era un uomo di mare, con tanto di patente nautica per guidare barche da diporto. E il mare è riuscito a portarlo a Torino, con le sue sofisticate specialità a base di pesce. Ciò che ha permesso a Dino di sfondare nel campo della ristorazione è stata senza dubbio la sua capacità di entrare in empatia con le persone. Non era contento se il cliente non si alzava dal tavolo avendo provato un'emozione. Per questo si ingegnava con giochi di prestigio e modalità spettacolari nel presentare i piatti. Aveva il pollice verde e ornava il locale con piante e fiori di ogni tipo che creavano l'effetto di una piccola oasi. E poi c'era ovviamente la grande qualità della cucina, unitamente a una capacità imprenditoriale non comune. Tutto questo, insieme al carattere amabile di Dino, ha fatto sì che il suo ristorante sia diventato un punto di riferimento per tanti vip, da politici come Berlusconi a calciatori come Maradona, giocatori del Toro e della Juve, tra cui Antonio Conte, rimasto molto amico anche del figlio Diego. Quest'ultimo è l'erede a cui Dino ha trasferito tutti i segreti del mestiere e grazie a lui il ristorante continuerà a restare una meta irrinunciabile per tanti. Dino lascia anche la nuora Stefania, i nipoti Mattia e Ginevra e l'altro figlio Matteo, oltre al fratello Rocco e all'inseparabile sorella Anna, per lui una seconda madre.

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