Necrologio di GIACOMO ODDERO


In Memoria di
GIACOMO ODDERO
21 apr, 2025 - Età 98
Corriere della Sera
Se le Langhe sono passate dalla Malora al benessere tanto del merito è di Giacomo Oddero.

Articolo "Corriere della Sera" del 22/04/2025

Giacomo Oddero, la politica del fare che firmò l’acquedotto delle Langhe

«Piangiamo un visionario che ha saputo costruire le basi del turismo enogastronomico, consolidando lo stretto legame tra vino e territorio. L’acquedotto è alla base della crescita e delle Langhe». La provincia di Cuneo e il Piemonte, con le parole dl presidente Cirio, piange Giacomo Oddero, scomparso ieri a 98 anni. Farmacista, produttore vitivinicolo, amministratore, fu il promotore della realizzazione dell’acquedotto delle Langhe che cambiò la storia della terra della Malora. Gracile ma battagliero, era nato il 16 settembre 1926, in frazione Santa Maria di La Morra in quella terra grama raccontata da Beppe Fenoglio. Antifascista dalla tenera età, scampò per miracolo a una pallottola delle truppe nazifasciste e maturò una grande capacità oratoria. Frequentò il liceo classico ad Alba diplomandosi nel 1946. Laureato a tempo di record a Torino aprì una farmacia divenuta punto di riferimento nella via Maestra di Alba con l’indimenticato Luciano Degiacomi. Negli anni Sessanta si avvicinò alla politica attiva. La capacità di mediare, di ascoltare senza mai imporsi, e di prendere decisioni anche difficili lo portò a candidarsi sindaco a La Morra, fu primo cittadino dal 1965 al 1970. Dal 1970 al 1987 consigliere e assessore provinciale all’agricoltura. Dal 1976 al 1992 presidente della camera di commercio di Cuneo e dal 1992 al 2006 il primo presidente della Fondazione Crc. Dal 1990 al 1995 guidò il nascente Ente Turismo, ma la sua battaglia delle battaglie fu quella per la realizzazione dell’acquedotto. «Per fare il vino buono ci vuole l’acqua buona», ripeteva e ai contadini: «Prima di fare una cantina, guardate se avete la possibilità di avere l’acqua a disposizione, se no non fatela». Ma di acqua nelle Langhe non c’era l’ombra: «Dopo anni di discussioni con i sindaci di Limone e limitrofi capimmo che dovevamo portare loro del vino, credo sia stato del Barolo più che nostro il merito», commentava con un sorriso Oddero ricordando gli sforzi del ministro Donat Cattin per avere i finanziamenti dallo Stato e dall’Unione Europea. Se le Langhe sono passate dalla Malora al benessere tanto del merito è di Giacomo Oddero.

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