Il suo funerale sarà un’occasione per riflettere sulla sicurezza nelle strade, nel ricordo di quel pescatore gentile, un amico di tanti, uno spirito libero che in riva al lago mancherà di certo.
Articolo "Corriere della Sera" del 27/06/2025
Giorgio Cillo, il «pescatore gentile» impegnato per la salvaguardia dei laghiGiorgio Cillo, a Viverone, era per tutti «il pescatore gentile». Se n’è andato a 77 anni al Cto di Torino, dove era stato trasportato in condizioni disperate a seguito di un incidente stradale che lo ha coinvolto mentre era in sella alla sua Vespa. Tornava dopo una giornata in cerca di funghi, nei boschi di Andrate. Poi lo schianto fatale contro un’automobile. Al di là delle indagini in corso, resta il dolore dei familiari e dei tanti che conoscevano Giorgio. Lui, nel microcosmo del lago di Viverone, era una persona familiare e rispettata che faceva parte integrante del tessuto sociale. Dopo anni di attività nel settore del commercio, era andato in pensione e aveva deciso di dedicarsi alla sua più grande passione, la pesca. Collaborava da tempo con il Comune per la gestione delle autorizzazioni e per la cura della piscicoltura locale, un impegno che lo vedeva spesso presente e attivo nei luoghi più amati e frequentati del lago. Il sindaco di Piverone, Massimo Pastoris, ha espresso il proprio dolore per l’accaduto. Era impossibile non volergli bene. Di pesca ne sapeva eccome, ed era solito dispensare consigli insegnando i trucchi del mestiere. Disponibile ad aiutare con uno spirito molto generoso, teneva molto all’ecosistema del lago e promuoveva pratiche per pescare in modo rispettoso dell’ambiente: si impegnava molto come volontario, collaborando nelle attività di monitoraggio e ripopolamento della fauna ittica. Per muoversi utilizzava spesso la Vespa, un mezzo che faceva parte della sua quotidianità. Per lui era un mezzo sicuro, e sulle due ruote si trovava a suo agio, viaggiando lentamente, immerso nei panorami che tanto amava. Ironia della sorte, proprio così ha trovato la morte. Grande è l’ondata di cordoglio a Viverone, per un volto storico del territorio che se ne va nel modo più inaspettato. Il suo funerale sarà un’occasione per riflettere sulla sicurezza nelle strade, nel ricordo di quel pescatore gentile, un amico di tanti, uno spirito libero che in riva al lago mancherà di certo.