Necrologio di ANDREA GRISA


In Memoria di
ANDREA GRISA
Età 62
Corriere della Sera
Al cordoglio si è unita anche la Fisi: «Il Presidente Flavio Roda e tutta la Federazione Italiana Sport Invernali rivolgono il loro più sentito cordoglio alla famiglia per la perdita dell’amico Andrea».

Articolo "Corriere della Sera" del 01/08/2025

Andrea Grisa, simbolo dello snowboard

Fu Ct dell’Italia e maestro per i giovani. Andrea Grisa, 62 anni, era ritenuto un guru italiano dello snowboard. Fu tra i primi a cimentarsi in questo sport, una disciplina che arrivò in Italia all’inizio degli anni Ottanta dagli Stati Uniti. Andrea, nato a Bardonecchia, iniziò la sua nuova passione destreggiandosi sulle discese innevate dell’alta Valsusa. Ma «Lisco», come era chiamato da tutti, non si limitò a praticare lo snowboard, bensì contribuì attivamente alla sua diffusione e sviluppo nel nostro Paese, diventando un punto di riferimento assoluto per atleti e appassionati. Intraprese la carriera da tecnico, affermandosi ai più alti livelli: fu nominato allenatore della Nazionale italiana di snowboard e ottenne buonissimi risultati ai Giochi Olimpici, partecipando a ben due edizioni: quelli di Nagano (1998) e quelli di Salt Lake City (2002). Rivestì il ruolo di Commissario Tecnico della Nazionale fino alle Olimpiadi di Torino 2006, evento in cui contribuì all’organizzazione delle gare di snowboard, disputate sulle sue amate nevi del Melezet. Poi ha smesso di frequentare l’ambiente agonistico, dedicandosi alla formazione teorica alla didattica dello sport verso i più piccoli. Ed è stato questo, forse, l’ambito in cui Andrea ha tirato fuori la versione più pura e autentica di sé. Maestro della Scuola Sci & Snowboard Les Arnauds, ha formato i giovani trasmettendo loro non solo la tecnica, ma anche lo spirito autentico della neve, libero come era lui, che amava la musica a tal punto da sfrecciare sulle piste da sci con la divisa da maestro e la chitarra. Aveva suonato in diversi gruppi musicali ed era solito esibirsi in diversi pub e bar della valle. L’altra grande passione era la bicicletta. Ma a settembre 2024, mentre si allenava per la corsa agonistica «Eroica», una caduta gli è stata fatale. Non si è più ripreso e, dopo diversi mesi difficili, si è spento, lasciando la compagna Manuela, il fratello Guido e il nipote Stefano. Al cordoglio si è unita anche la Fisi: «Il Presidente Flavio Roda e tutta la Federazione Italiana Sport Invernali rivolgono il loro più sentito cordoglio alla famiglia per la perdita dell’amico Andrea».

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