L’ultimo saluto oggi alle 10 presso la parrocchia Santa Maria della Neve a Pecetto.
Articolo "Corriere della Sera" del 22/08/2025
Guido Castelli, l’ingegnere di Formula 1 che passò dalla Fiat alle scuderie FerrariUn grande ingegnere, un volto noto nel mondo dell’automotive. Pier Guido Castelli, 77 anni, è stato anche direttore tecnico della Ferrari durante la sua esperienza in Formula 1. Ma il suo percorso merita di essere ricordato fin dall’inizio. Laureato al Politecnico di Torino nel febbraio 1971, a soli 23 anni, Pier Guido trovò il primo impiego in Westinghouse, dove diede subito prova del proprio ingegno brevettando un aggancio rapido per i vagoni ferroviari. In seguito l’entrata nella galassia Fiat, dapprima al Centro Ricerche come responsabile veicoli. Anni importanti, in cui Pier Guido e il suo team gettarono le basi per il varo delle auto ibride. Dopo aver vinto un bando americano, presentò un prototipo a Pasadena riscuotendo grande successo. Ma Castelli, dal tipico understatement torinese, non si sentiva un pioniere. E spiegava, fino a poco tempo fa, che a suo parere il vero punto di svolta in chiave di sostenibilità saranno le macchine a idrogeno. Indimenticabile è stata l’esperienza in Ferrari. Dal 1988 al 1991 lavorò a Maranello seguendo l’attività del reparto corse. Pier Guido Castelli si occupava prevalentemente dello sviluppo del veicolo e della sua aerodinamica ma, in alcune circostanze, si occupò anche della gestione sportiva. Ad esempio, il suo contributo nella gestione della tattica di gara fu decisivo in occasione del Gran Premio di Monza del 1988. Fu l’anno dei ferraristi Berger e Alboreto, che centrarono una strepitosa doppietta. Ma anche il periodo in cui in F1 dominava Senna: «Un campione formidabile non solo in gara — ricordava Castelli — ma anche una grande mente nella messa a punto del veicolo». Pier Guido aveva poi proseguito la sua carriera in Alfa Corse. È stato perfino responsabile della piattaforma dei veicoli commerciali Fiat. Prima direttore generale dell’ingegneria in Pininfarina e poi, dal 2006, è diventato consulente per la Sabelt di Moncalieri. L’ultimo saluto oggi alle 10 presso la parrocchia Santa Maria della Neve a Pecetto.