Necrologio di ENRICO MORBELLI


In Memoria di
ENRICO MORBELLI
Età 83
Corriere della Sera
Il funerale sarà celebrato domani alle 11, presso la chiesa di Sant’Agnese in Agone a piazza Navona, nella città di Roma.

Articolo "Corriere della Sera" del 27/08/2025

Enrico, giornalista e liberale di ferro.

Coltivava le tradizioni piemontesi a Roma. Viveva a Roma, dove faceva il giornalista per Radio Rai, ma aveva il Piemonte nel cuore. Enrico Morbelli si è spento a 83 anni: da quindici, nella Capitale, era presidente della Famija Piemonteisa, associazione fondata nel 1944 dall’allora Ministro del Tesoro, il cuneese Marcello Soleri, per radunare il fior fiore dei piemontesi che si erano trasferiti nella capitale per viverci o per esercitare funzioni pubbliche o private di rango. L’associazione si pone l’obiettivo di mantenere vive anche a Roma le tradizioni piemontesi e in questo si è sempre impegnato Enrico, figlio d’arte, visto che il padre Riccardo aveva creato una trasmissione radiofonica di grande successo: «I quattro moschettieri». Sotto la presidenza di Enrico l’associazione ha ripreso vigore, anche grazie al braccio destro di Morbelli, il segretario Francesco Ugo. Enrico era piemontese di origini — tornava ogni estate nella sua casa a Rivalta Bormida, in provincia di Alessandria — e nella sua terra ha preso l’ispirazione politica, nel senso che i suoi punti di riferimento sono sempre stati i grandi liberali piemontesi, da Cavour a Sella terminando per Luigi Einaudi, un altro dei presidenti della Famija Piemonteisa romana. L’ex Presidente della Repubblica è stato un punto di riferimento per il pensiero politico di Enrico. Fu attivo presso la Fondazione Einaudi della capitale, girando tutta l’Italia per frequentare eventi e organizzare celebrazioni, e da esponente del partito liberale romano si candidò anche a sindaco di Roma. Colto, autentico e fermo nelle sue idee, Enrico sapeva mettersi in discussione, era un abile tessitore di rapporti e lo caratterizzava una notevole intraprendenza. Ma nel privato era uno che sapeva vivere bene, un amante della convivialità e della buona cucina che andava matto soprattutto per la fonduta di tartufi, da buon piemontese. Lascia Maria Alice, Cesare e Andrea. Il funerale sarà celebrato domani alle 11, presso la chiesa di Sant’Agnese in Agone a piazza Navona, nella città di Roma.

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