Necrologio di GIOVANNI SOLINAS


In Memoria di
GIOVANNI SOLINAS
Età 87
Corriere della Sera
L’ultimo affettuoso saluto si è tenuto giovedì nella chiesa di San Giovanni Battista a Orbassano, tra abbracci calorosi e il ricordo di un uomo che ha saputo fare della discrezione e dell’impegno la sua firma.

Articolo "Corriere della Sera" del 29/08/2025

Giovanni Solinas, operaio e vicesindaco

Ha fatto nascere la squadra di calcio locale. Dietro ogni grande squadra c’è sempre chi, senza pretese, mette il cuore nell’aiutare gli altri. Giovanni Solinas ha costruito così la sua lunga storia nel quartiere Tetti Francesi a Rivalta di Torino, dove ha lasciato un segno indelebile a 87 anni. Operaio all’Indesit, era arrivato in paese in giovane età, portando con sé l’orgoglio delle sue origini sarde e un sincero attaccamento al territorio che ha scelto. Ha impegnato il suo tempo sia dentro che fuori le istituzioni. Da vicesindaco a collaboratore instancabile nelle reti associative locali, era l’uomo delle strette di mano sincere, di quella presenza discreta ma costante accanto a chi bussava alla porta del quartiere. Ha investito il suo tempo e le sue energie soprattutto nel sociale e nel mondo dello sport, legando il suo nome a quello del Gsd Tetti Francesi Rivalta, la squadra di calcio che più di cinquant’anni fa contribuì a fondare. Grazie a lui, almeno tre generazioni di giovani rivaltesi hanno potuto scoprire il valore del gioco di squadra, l’importanza di uno spazio condiviso dove divertirsi, crescere e sentirsi parte di una comunità. Il ruolo che ha ricoperto nella società sportiva ha superato quello di semplice dirigente: era un esempio, un punto di incontro, un testimone di solidarietà e inclusione. Valori incarnati da tutta la squadra che, nel 2023, ha ricevuto il riconoscimento «Golden Boy», un premio che parla di qualità e di comunità. Anche tra i banchi di lavoro, la sua impronta era chiara: operaio disponibile e sempre con un sorriso, era capace di avvicinare chiunque senza formalismi. Chi lo conosceva lo ricorda anche per le lunghe passeggiate che amava, momenti di calma e riflessione che lo aiutavano a ricaricarsi e a restare vicino alla gente del quartiere. Giovanni lascia le sorelle Maria Luigia e Mariantonia, con il marito Sergio Chiodi, e la cognata Adriana. L’ultimo affettuoso saluto si è tenuto giovedì nella chiesa di San Giovanni Battista a Orbassano, tra abbracci calorosi e il ricordo di un uomo che ha saputo fare della discrezione e dell’impegno la sua firma.

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