Il paese lo ricorda come un uomo che ha saputo fare del lavoro una forma di cura, delle vigne un patrimonio condiviso, della semplicità una ricchezza autentica.
Articolo "Corriere della Sera" del 12/11/2025
La vita di Mario tra i vigneti della LangaLe mani nella terra, lo sguardo verso il cielo: così Mario Fenocchio ha attraversato 92 anni di vita, custodendo i vigneti di Barolo come fossero parte di sé. Operaio instancabile, conosceva ogni filare, ogni pendio di quella terra che lo ha visto crescere e invecchiare. Nel borgo dove abitava era un volto familiare, uno di quelli che salutava tutti, sempre disponibile a scambiare quattro chiacchiere o a dare una mano. La bontà e l’onestà erano il modo in cui si muoveva ogni giorno tra le persone. Lascia la nipote Anna Maria. Nella parrocchia di San Donato a Barolo si sono celebrati i funerali. Il paese lo ricorda come un uomo che ha saputo fare del lavoro una forma di cura, delle vigne un patrimonio condiviso, della semplicità una ricchezza autentica.
