Necrologio di MAURO REVELLO CHION


In Memoria di
MAURO REVELLO CHION
Età 59
Corriere della Sera
I funerali si terranno domani alle 15 nella sua Chiaverano. «Come Mauro, legato al suo territorio eporediese, avrebbe voluto».

Articolo "Corriere della Sera" del 02/12/2025

Mauro Revello Chion, cronista di razza con la passione per il Toro e la musica

Tra meno di una settimana avrebbe compiuto 60 anni. Ma Mauro Revello Chion ci ha lasciato prima, colpito da un infarto mentre si trovava in casa, in una giornata di riposo. Redattore nella sede biellese di La Stampa è sempre stato un cronista di razza, uno di quelli con il fiuto per le notizie. Un uomo generoso, sempre con la battuta pronta. Originario di Chiaverano, dove era cresciuto insieme con i suoi fratelli, da anni viveva a Ivrea, dove aveva iniziato la sua carriera da giornalista. Un lavoro conquistato a piccoli passi, un servizio dietro l’altro. Nella redazione del settimanale diocesano Il Risveglio prima, passando poi per Il Canavese e arrivando a La Stampa, prima come corrispondente da Ivrea poi in redazione ad Aosta e infine a Biella, dove ormai lavorava da oltre 15 anni. «Il lavoro per lui era una vocazione — racconta Alessandro Ballesio, collega cresciuto al suo fianco —. Erano anni di redazioni piccole ma vive, affollate di persone che credevano davvero che ogni storia meritasse rispetto. Io lo seguivo, cercando di carpirne i segreti. Era l’epoca d’oro delle corse per non perdere la foto che nessun altro avrebbe avuto, a patto di arrivare in tempo con il “fuori sacco”, quel rullino da affidare a un autista del giornale arrivato apposta al Bar Chicco, alle porte di Ivrea. A Biella teneva appesa dietro la scrivania una foto di quando Gorbaciov fece visita a Torre Canavese. E lui lì accanto, da buon segugio. Ovunque ha lasciato una traccia del suo lavoro e della sua umanità». Fuori dalle redazioni, Mauro era tante altre cose. Un innamorato della musica che conosceva a tutto tondo. E poi il Torino, la sua fede granata, un pezzo di identità che custodiva con tenerezza e ostinazione, come fanno i tifosi veri. Parlava del Toro con quella combinazione di ironia e devozione che solo chi ama davvero una squadra possiede. E ovviamente la sua famiglia, la moglie Anna, dirigente del tribunale di Ivrea, il figlio Giacomo di cui era molto orgoglioso. I funerali si terranno domani alle 15 nella sua Chiaverano. «Come Mauro, legato al suo territorio eporediese, avrebbe voluto».

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