Sullo sfondo, la grande voglia di estendere la sua cultura anche in altri ambiti: solo lo scorso luglio il professore aveva conseguito una seconda laurea in Filosofia, con lode, presso l’Università di Torino. Perché Roberto aveva una visione ampia, un carattere sempre aperto alle novità. Ed è così che va ricordato.
Articolo "Corriere della Sera" del 09/12/2025
Roberto Tadei, una vita al Politecnico.A luglio la seconda laurea in filosofia. Il Politecnico di Torino ha salutato il professor Roberto Tadei, 73 anni, Professore Emerito di Ricerca Operativa presso il Dipartimento di Automatica e Informatica. Nel suo campo è stato un assoluto luminare, un docente apprezzato dagli studenti e un professionista che era ritenuto un punto di riferimento del settore, anche grazie alle sue tante e autorevoli pubblicazioni. La sua attività scientifica si è focalizzata sull’elaborazione di teorie, modelli e algoritmi di ottimizzazione, con principali applicazioni nei settori dei trasporti, della logistica e della localizzazione su reti. Tadei, classe 1952, si era laureato in Matematica nel 1976 a Torino, poi ha intrapreso fin da subito la carriera accademica, diventando ricercatore presso l’Istituto Ricerche Economiche e Sociali del Piemonte (Ires). Un’esperienza portata avanti per molti anni. Nel 1987 è poi arrivato il primo incarico da professore associato, presso l’Università di Udine. Infine, il ritorno a Torino: il suo ingresso nel Dipartimento di Automatica e Informatica è datato 1990. È stato professore associato e poi ordinario, facendosi apprezzare da colleghi e studenti per la sua grandissima competenza e per la squisita disponibilità, fino al 2021, anno in cui è stato collocato a riposo. Ma anche successivamente Roberto non si è mai allontanato dal Politecnico di Torino, continuando la sua attività scientifica e rimanendo a disposizione della comunità. Inoltre, il professor Tadei è stato presidente dell’AIRO — Associazione Italiana di Ricerca Operativa — e della FIMA — Federazione Italiana di Matematica Applicata: incarichi che ne hanno confermato lo spessore professionale, riconosciuto in tutto il Paese. Sullo sfondo, la grande voglia di estendere la sua cultura anche in altri ambiti: solo lo scorso luglio il professore aveva conseguito una seconda laurea in Filosofia, con lode, presso l’Università di Torino. Perché Roberto aveva una visione ampia, un carattere sempre aperto alle novità. Ed è così che va ricordato.

