Necrologio di FABIO AMATO


In Memoria di
FABIO AMATO
Età 45
Corriere della Sera
Il funerale si è celebrato presso la parrocchia Santa Chiara di Collegno

Articolo "Corriere della Sera" del 14/06/2024

Sport e impegno, Fabio era in prima linea nella lotta contro la distrofia muscolare

Fabio Amato non ha avuto una vita facile, ma non si è mai arreso. Dietro al suo carattere timido c'era un'indole guerriera. Se n'è andato a soli 45 anni per un malore improvviso, evento purtroppo più frequente del solito per chi vive in condizioni simili alle sue, ma l'accaduto ha lasciato attoniti i familiari e i tanti amici.

Fabio aveva la distrofia muscolare, una malattia neurodegenerativa di quelle che purtroppo ancora oggi non lasciano scampo. Sapeva che le sue condizioni sarebbero prima o poi andate peggiorando, ma questa non era una ragione buona per lasciarsi andare e rassegnarsi. Per questo era diventato socio della sezione torinese della Uildm, l'Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare, che ha la sede in via Cimabue 2. Partecipava alle battaglie di chi soffre della sua stessa malattia e prendeva parte alle numerose attività dell'associazione.

Tra queste c'è anche lo sport: Fabio era iscritto alla squadra Magic Torino, diretta emanazione della Uildm che prende parte a campionati nazionali di wheelchair hockey e calcio in carrozzina. Aveva preso questo impegno molto seriamente e faceva di tutto per migliorare costantemente e guadagnarsi uno spazio in formazione, nonostante fosse alle prime armi.

D'altronde, Fabio è sempre stato abituato a fronteggiare le difficoltà. Aveva trovato nella compagna Veronica un porto sicuro, ma una brutta malattia l'ha portata via qualche anno fa. Lì si è rimesso in carreggiata faticosamente, anche grazie ai genitori Maria e Vincenzo e al fratello Ivan, e si è concentrato sul lavoro di impiegato presso il Comune di Rivoli, che ha portato avanti fin quando la salute non la ha costretto alla pensione. «Fabio era un bravo ragazzo, sempre disponibile», dice Filomena Malmes, presidente della Uildm Torino. «Di carattere timido, parlava poco ma gli piaceva stare in compagnia. Noi eravamo sempre disponibili ad ascoltare i suoi sfoghi, come lui lo era con noi. Ci mancherà, tanto».


Il funerale si è celebrato presso la parrocchia Santa Chiara di Collegno

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