C'erano anche loro ieri pomeriggio, fra i tanti colleghi, amici e parenti che si sono stretti attorno alle figlie Erica e Sara per accompagnare Giorgio nel suo ultimo viaggio. «Era e resterà per sempre il nostro maestro».
Articolo "Corriere della Sera" del 11/07/2024
Il genio creativo di Giorgio TramontiniInventò lo slogan: «Svizzero? No, Novi≫
Grafico, compositore, pubblicitario. Nei suoi 80 anni di vita Giorgio è stato tutto questo e molto altro.
Tramontini è stato tutto questo e molto altro. Genio creativo inquieto, incapace di restare neppure un minuto «con le mani in mano». Durante la sua lunga carriera ha lavorato con personaggi importanti, come Armando Testa, Francesco De Barberis e Alessandro Baricco. E tutti lo ricordano per la pubblicità del cioccolato: «Svizzero? No, Novi. Uno dei «claim» di maggior successo della pubblicità, andato in onda persino pochi giorni fa, prima della partita Italia-Svizzera, agli Europei di Calcio. Tramontini era molto legato a un altro slogan storico: «Rowenta, per chi non si accontenta». L'ennesima campagna vincente della lunga carriera di Giorgio.
«Ne ho fatte molte di cose così - aveva raccontato al Corriere, qualche anno fa-. Poi il tempo è passato, io sono invecchiato ed eccomi ai Bagni, a continuare a fare quello che so fare». I «Bagni» erano quelli di via Agliè, cuore pulsante e artistico di Barriera di Milano, dove Giorgio ha trascorso gli ultimi suoi anni da pensionato super attivo. Si è rimesso in gioco e, con il suo estro e la sua esperienza, ha realizzato locandine e pannelli per mostre
ed eventi.
Aveva cominciato così, del resto, in tipografia, ma il suo tratto sapiente lo aveva affinato studiando arti grafiche al Bodoni Paravia di via Ponchielli: «Dove si arrivava con il 19». Poi ha imparato a stampare disegni sui manifesti e infine si è dato anima e corpo alla grande passione che lo aveva folgorato sin da bambino: la pubblicità. Collaboratore, consulente e art director di grandi agenzie come Testa, Cpv e Bgs. Poi l'avventura in proprio, con la Ftg, fondata assieme alla sua compagna Fedora. Un team di cui facevano parte anche gli amici di una vita, i grafici Roberto Germani e Bruno Moccia.
C'erano anche loro ieri pomeriggio, fra i tanti colleghi, amici e parenti che si sono stretti attorno alle figlie Erica e Sara per accompagnare Giorgio nel suo ultimo viaggio. «Era e resterà per sempre il nostro maestro».