GIUSEPPE VOLANTE

Articolo "Corriere della Sera" del 12/07/2024

Giuseppe Volante, brillante penalista e alpino innamorato delle sue montagne

Il mondo dell'avvocatura torinese ha salutato Giuseppe Volante, uno dei più insigni penalisti della città mancato all'età di 85 anni. Ha fatto parte integrante di una generazione di legali di spicco, tra i quali vanno ricordati Chiusano, Zaccone, Tardi e Zancan.
Quella dell'avvocato Volante è stata una brillantissima carriera, condotta sempre a Torino e iniziata con l'iscrizione all'albo dei praticanti procuratori, risalente al 14 marzo 1964. Volante ha fatto inoltre parte dell'Ordine degli Avvocati torinesi in qualità di consigliere per circa un decennio, negli anni Ottanta: in un periodo delicato per diversi motivi, l'avvocato diede un lucidissimo contributo. Ha esercitato l'attività fino a pochi anni fa nel suo studio situato in via Palmieri 36.
Al di là delle notevoli doti professionali, Giuseppe va ricordato come una persona gradevole, la cui compagnia era un grande piacere. La spiccata convivialità era un tratto importante del suo carattere. Teneva molto ai rapporti con colleghi e amici ed era solito invitarli sotto le feste per «Gli auguri del caminetto» e, a inizio primavera, per il «pranzo della rondine». Erano due appuntamenti, due occasioni di ritrovo che lui stesso aveva creato così denominandole. L'avvocato Volante era davvero un gentiluomo sotto tutti i punti di vista, con una cultura raffinata ed eclettica: sapeva parlare di tutto con cognizione, senza mai scivolare nell'esibizionismo. Va ricordato anche il suo contributo alla rivista dell'Ordine degli Avvocati, «La pazienza», per cui ha redatto contenuti di diversa natura, anche di stampo ironico. Giuseppe era molto legato alle sue origini torinesi e la montagna era probabilmente la sua più grande passione. Prima di dedicarsi all'avvocatura è stato un ufficiale degli alpini di stanza ad Aosta e una delegazione dei militari si è infatti presentata per rendergli omaggio in occasione dell'ultimo saluto, andato in scena nella chiesa di Santa Giulia, nel quartiere di Vanchiglia. L'avvocato Volante lascia la moglie Giovanna e gli adorati nipoti Laura, Alessandra e Stefano.