GIANNA TORREGROSSA

Articolo "Corriere della Sera" del 22/07/2024

La tempra di Gianna, avvocato e madre

Quanti insegnamenti preziosi per i figli. La capacità di empatia per il sangue siciliano dovuto alle origini dei genitori, la tempra di ferro per le radici friulane della giovinezza, il rigore tipicamente sabaudo assorbito in una vita da avvocato a Torino. Glanna Torregrossa, mancata all'età di 92 anni, aveva un po' di tutto questo nella sua personalità. Era la moglie di Gaetano Majorino, pure lui avvocato, già consigliere e assessore regionale nella prima giunta Ghigo. Lascia due figli, Carlo-un affermato legale, nel solco dei genitori-e Roberta, che lavora in Regione Piemonte. Gianna, figlia di due siciliani, si è spostata da bambina, quando la sua famiglia era a Cormons (Gorizia). In Friuli è cresciuta, ha studiato e si è laureata all'Università di Trieste. Il legame con la sua terra è rimasto inalterato nel corso del tempo, così come il piacere di sorseggiare i vini di quei posti, ma la sua vita professionale e familiare è stata a Torino, dove ha esercitato per quarant'anni circa il mestiere di civilista. L'inserimento nel Foro torinese è stato felice, tra amicizie importanti (come quelle con i colleghi Grande Stevens e Violante) e l'amore nato con Majorino, più forte anche delle divisioni politiche (lui era missino, lei socialista). Gianna è stata anche consigliere dell'Ordine degli avvocati torinesi, giudice delle commissioni tributarie e giudice onorario aggregato del Tribunale. Il coraggio e lo spirito indomito per far fronte a tutti questi compiti non le è mai mancato. Coriacea e sempre attiva, Gianna amava la letteratura (soprattutto quella russa) e suonava il pianoforte. E’ stata straordinaria nella sua semplicità, e sapeva valutare le persone per quello che erano, non certo per il censo né per le amicizie che avevano. Questo è probabilmente il più grande insegnamento che ha lasciato alla sua famiglia. L'ultimo saluto si è tenuto presso la casa funeraria Eurofunerali in via Sestriere, a Torino: una cerimonia molto sentita, nella quale Glanna ha raccolto tutto l'affetto che ha seminato nella sua vita.