Necrologio di GIORGIO OLMOTI


In Memoria di
GIORGIO OLMOTI
Età 59
Corriere della Sera
Forte l'ondata di cordoglio sui social. «Ora, dove ti trovi, incontrerai un sacco di gente che tra l'altro ti prego di salutarmi. Abbraccia Massimo Cotto e, se lo vedi, Renato Striglia - ha scritto Federico Sirianni -. Mi mancherà quest'anno la tua traduzione di "Big Joe", così come il tuo racconto su "Bocca di Rosa" che precedeva la canzone nello spettacolo su Faber e tutti quelli che abbacinavano il pubblico che pendeva dalle tue labbra. Ti voglio bene, fratello mio. Grazie di tutto».

Articolo "Corriere della Sera" del 06/09/2024

Giorgio aveva un talento davvero unico per analizzare i linguaggi e le parole

Giorgio Olmoti è stato un artista a 360 gradi. Anzitutto come storico dei linguaggi mediali e come storyteller, attività che ha svolto per molti anni girando l'Italia. Si è occupato professionalmente del rapporto tra media e storia attraverso un'intensa relazione con i principali editori italiani e con strutture didattiche e museali. E proponeva le sue storie al pubblico, sfruttando un vastissimo repertorio. Era un'anima buona che si divideva tra Torino e Attimis in Friuli con la moglie Stefania, un figlio e due cani. Ha realizzato prodotti multimediali, video, audio e foto e tenuto corsi e seminari sulla didattica digitale e il trasferimento di contenuti attraverso la narrazione orale. Ha insegnato a ragazzi di tutte le età, dalle elementari all'università, con la convinzione che raccontare sia un modo perfetto per trasmettere nozioni. Celebri le sue lezioni spettacolari portate avanti insieme a cantautori come Federico Sirianni, Paolo Enrico Archetti Maestri degli Yo Yo Mundi, Tiberio Ferracane. Diverse anche le partecipazioni a dischi: la più recente a quello di Giovanni Battaglino. Autore di saggi di vario genere, Giorgio ha scritto per la stampa periodica relativamente a temi come musica e fotografia. Diverse anche le produzioni radiofoniche e multimediali, prevalentemente destinate alla didattica. La sua ultima fatica letteraria è stata il romanzo «Stracci e ossa», uscito nel 2022.
Giorgio aveva appena 59 anni, lo ha spento un malore improvviso. Una notizia che ha smosso grandi sentimenti nel mondo culturale, tra il Piemonte e il Friuli. Forte l'ondata di cordoglio sui social. «Ora, dove ti trovi, incontrerai un sacco di gente che tra l'altro ti prego di salutarmi. Abbraccia Massimo Cotto e, se lo vedi, Renato Striglia - ha scritto Federico Sirianni -. Mi mancherà quest'anno la tua traduzione di "Big Joe", così come il tuo racconto su "Bocca di Rosa" che precedeva la canzone nello spettacolo su Faber e tutti quelli che abbacinavano il pubblico che pendeva dalle tue labbra. Ti voglio bene, fratello mio. Grazie di tutto».

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