«Era senza pari - continuano i colleghi -. Il suo spirito continuerà a brillare nei cieli che tanto amava e nei cuori di chi ha avuto il privilegio di conoscerlo. Ci stringiamo attorno alla sua famiglia, certi che la sua anima continuerà a volare accanto a noi. Il suo ricordo rimarrà con noi e nei cieli che ha tanto amato. In fondo Luca non ha mai veramente lasciato il cielo, ha solo cambiato rotta. Siamo vicini alla sua famiglia, certi lui continuerà a guidarla dall'alto ospitandola con la determinazione e la passione che ci ha insegnato. Cieli blu, caro fratello».
Articolo "Corriere della Sera" del 14/09/2024
Luca Garofali, stimato comandante. Aveva guidato un volo di Papa FrancescoLa passione per il volo l'aveva avuta sin da bambino quando, con gli occhi alti al cielo, guardava passare gli aerei diretti all'aeroporto di Caselle. Per questo Luca Garofoli aveva scelto di pilotare gli aerei. Torinese, 43 anni, con una grande esperienza, era riuscito a conquistare i cieli di tutto il mondo. Sposato, aveva una figlia ed era appassionato di crossifit. Luca si era formato all'Accademia di volo di Fiumicino, per poi diventare istruttore, pilota e comandante. Lavorava per ITA Airways. Una passione ereditata da papà Maurizio, controllore di volo proprio all'aeroporto torinese di Caselle. Al comando degli aerei aveva fatto scalo in tutto il mondo. Tra i suoi molti voli ce ne era uno che aveva sempre nel cuore: quello che aveva portato Papa Francesco, durante il Viaggio Apostolico, in Madagascar e alle Mauritius. «Luca ci ha lasciati troppo presto, strappato via da una malattia che non ha mai potuto spegnere il suo amore per il volo e la sua dedizione - raccontano dalla scuola Cantor Air Ato guidata da Roberto Magnani-. Era una figura fondamentale per la nostra scuola, un maestro che ha guidato e ispirato generazioni di piloti con passione, professionalità, onestà e una straordinaria umanità. Il suo entusiasmo e impegno quotidiani hanno superato ogni aspettativa, e la sua leadership ha forgiato i piloti del futuro, accendendo in loro un fuoco e una determinazione che solo lui sapeva infondere». Diventato comandante, era bravissimo a motivare e formare le giovani leve. «Era senza pari - continuano i colleghi -. Il suo spirito continuerà a brillare nei cieli che tanto amava e nei cuori di chi ha avuto il privilegio di conoscerlo. Ci stringiamo attorno alla sua famiglia, certi che la sua anima continuerà a volare accanto a noi. Il suo ricordo rimarrà con noi e nei cieli che ha tanto amato. In fondo Luca non ha mai veramente lasciato il cielo, ha solo cambiato rotta. Siamo vicini alla sua famiglia, certi lui continuerà a guidarla dall'alto ospitandola con la determinazione e la passione che ci ha insegnato. Cieli blu, caro fratello».