Necrologio di VICTOR GHIURCA


In Memoria di
VICTOR GHIURCA
Età 51
Corriere della Sera
Ma i figli non dimenticheranno mai il suo più grande insegnamento, da loro ripetuto anche durante il funerale celebrato alla chiesa della Madonna del Carmine: «La vita può essere a tratti difficile, ma in fin dei conti resta qualcosa di meraviglioso».

Articolo "Corriere della Sera" del 20/09/2024

I sacrifici e i tanti insegnamenti di Victor «La vita è difficile, ma resta meravigliosa»

La vita di Victor Ghiurca è terminata troppo presto, ma lascia dietro di sé tanti insegnamenti. Come, ad esempio, il fatto che passando attraverso problemi e difficoltà si può arrivare «a vedere il sole e sorridere». Victor lo ha imparato sulla sua pelle. Ricordava bene i tempi in cui, appena arrivato in Italia dal suo paese di origine, la Romania, aveva passato diversi mesi senza lavoro. Aveva scelto di emigrare a Torino con la moglie Tatiana, in cerca di nuove possibilità. Ma l'inizio non è stato facile: erano gli anni Novanta e Victor ha conosciuto da vicino una situazione di ristrettezza economica. Ma lui aveva una grande certezza al suo fianco in Tatiana. I due hanno stretto i denti, si sono rimboccati le maniche e alla fine la svolta è arrivata. Dopo diversi lavori saltuari, ha trovato posto come operaio in una ditta poco fuori città. Ha dimostrato serietà, professionalità e dedizione e i suoi datori di lavoro gli hanno concesso la possibilità di costruirsi un futuro. Che era ciò che Victor aveva sempre desiderato. Così, insieme a Tatiana, ha trovato casa e ha messo al mondo tre splendidi figli: Marco, Eduard e Barbara. La famiglia Ghiurca a Torino si è integrata alla perfezione, trovando sponda anche nella comunità cattolica romena cittadina. Victor ha dato ai figli la possibilità di studiare e li ha sempre spinti a fare attività fisica. Marco, 23 anni, oggi è un arbitro di calcio, a livello del campionato Eccellenza. Eduard e Barbara vanno ancora a scuola, ma sono ragazzi brillanti che renderanno la loro famiglia orgogliosa. Victor li seguirà da lassù, perché un malore lo ha colto all'improvviso durante una partita di calcio. Aveva solo 51 anni. Un brutto scherzo del destino per un uomo che amava tenersi in forma e allenarsi. Ma i figli non dimenticheranno mai il suo più grande insegnamento, da loro ripetuto anche durante il funerale celebrato alla chiesa della Madonna del Carmine: «La vita può essere a tratti difficile, ma in fin dei conti resta qualcosa di meraviglioso».

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