Necrologio di SALVATORE LO PRESTI "TOTÒ"


In Memoria di
SALVATORE LO PRESTI "TOTÒ"
Età 84
Corriere della Sera
Uno scrigno di ricordi se ne va con lui.

Articolo "Corriere della Sera" del 24/09/2024

La passione e l'impegno di Totò Lo Presti, fondatore dell'Annuario del calcio mondiale

Oggi alle 11.30, nella Chiesa san Benedetto Abate di via Delleani, il mondo del giornalismo sportivo torinese e italiano saluta Salvatore Lo Presti, detto Totò, un maestro di questo mestiere. Una penna sopraffina, ma soprattutto un uomo sempre umile e affabile, in tutte le fasi della carriera e della vita. Come Schillaci, un altro Totò mancato pochi giorni fa, Lo Presti - che si è spento a 84 anni - era siciliano, per la precisione di Marsala. Ha lasciato casa già ai tempi dell'università, quando si è trasferito a Roma per studiare prima ingegneria e poi scienze politiche. Ma è stato proprio in quegli anni che ha iniziato l'attività giornalistica, trovando una collaborazione con il Corriere dello Sport. È stato l'inizio di un lungo percorso professionale che lo ha visto scrivere praticamente per tutte le più importanti testate italiane, da Tuttosport al Corriere della Sera, passando per il Giornale Nuovo e la Gazzetta dello Sport, di cui è stato responsabile della redazione di Torino fino alla pensione, nel 2002. Ha seguito con professionalità e trasporto soprattutto le vicende di Juventus e Torino, ma nel corso della sua carriera è stato testimone anche dei grandi eventi sportivi di portata internazionale, tra cui i Mondiali di calcio del 1978 in Argentina e quelli del 1998 in Francia. In Totò si riunivano tante doti. Era una penna elegante, non aveva paura di dare giudizi ma non perdeva mai il senso della misura. E poi era un grandissimo intenditore di calcio, dotato di una straordinaria competenza tecnica. Prolifico autore di libri, di lui va ricordata in particolare l'opera a cui teneva di più: l'Annuario del calcio mondiale, un'opera di riferimento per il settore calcistico che ha arricchito per quasi vent'anni l'editoria sportiva italiana. Grande è stato anche l'impegno sindacale di Salvatore a favore della categoria, avendo ricoperto ruoli di prestigio all'interno dell'Ussi (Unione Stampa Sportiva Italiana) e dell'Aips (Associazione Internazionale della Stampa Sportiva). Uno scrigno di ricordi se ne va con lui.

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