Necrologio di GIAN FRANCO BERTINOTTI


In Memoria di
GIAN FRANCO BERTINOTTI
Età 92
Corriere della Sera
Lascia una grande eredità morale portata oggi avanti dai figli Corrado ed Elisa.

Articolo "Corriere della Sera" del 02/10/2024

Gian Franco Bertinotti, lo stimato avvocato che amava il cinema, l'arte e la musica lirica

Uno stimato avvocato, ma anche un uomo con tante diverse sfaccettature che sapeva lasciare il segno. La città di Torino ha salutato per l'ultima volta Gian Franco Bertinotti durante il funerale andato in scena ieri presso la chiesa di Santa Teresa D'Avila, gremita di persone che non hanno voluto mancare all'ultimo omaggio per una persona speciale. L'avvocato Bertinotti, scomparso all'età di 92 anni, ha lavorato fino all'ultimo e recentemente era stato premiato dall'Ordine degli avvocati torinesi per aver toccato i 65 anni di attività. Professionista serio e competente, ha lavorato per i suoi ideali di giustizia in ogni situazione di cui è stato chiamato ad occuparsi. Ma, oltre alla stima professionale, era uno che sapeva conquistarsi anche le simpatie di clienti e colleghi per la sua capacità di entrare in empatia con tutti. Ad esempio, in molti lo ricordano per la sua passione per la musica lirica: amava cantare le più celebri arie e coinvolgeva i colleghi in simpatici duetti nei corridoi dei palazzi di giustizia. Ma Gian Franco era anche molto altro. Amante dell'arte a tutto tondo, è stato anche un grande esperto di cinema, sulla scia di quanto fece il padre Giovanni, che a Casale Monferrato - la terra natia della famiglia — apri la prima sala di proiezioni in tempi antecedenti alla Seconda Guerra Mondiale. Gian Franco si è impegnato in questo campo anche a Torino, diventando socio nella gestione di svariate sale cinematografiche. E poi c'era la grande passione per lo sport, anche questa sulle orme del padre, che era ala sinistra del Casale che vinse il campionato di calcio dell'anno 1913-1914. Anche Gian Franco era un giocatore talentuoso, ma scelse la strada dell'avvocatura, senza per questo abbandonare il mondo dello sport: per trent'anni, infatti, è stato dirigente accompagnatore della squadra di basket del Don Bosco Crocetta. Uomo di fede profonda ma anche critica, riservava attenzioni e cura a chiunque incontrasse. Lascia una grande eredità morale portata oggi avanti dai figli Corrado ed Elisa.

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