Necrologio di GINO CAVALLI


In Memoria di
GINO CAVALLI
Età 83
Corriere della Sera
Era un uomo che, in tutti i sensi, amava toccare le vette più alte.

Articolo "Corriere della Sera" del 10/10/2024

Gino Cavalli, l'avvocato e docente grande esperto di diritto commerciale

Torino saluta oggi l'avvocato e professore Gino Cavalli: il funerale si celebra alle 10 presso la chiesa della Beata Vergine delle Grazie in Crocetta. Gino, che è mancato all'età di 83 anni, lascia la moglie Maria Pia, le figlie Michela con Antonio, Chiara con Jacopo, Carolina con Claudio e gli adorati nipoti Emma, Sveva, Zeno ed Elia.
In chi lo conosceva rimane il ricordo di una persona molto ironica, dotata di un senso dell'umorismo molto spiccato e caratterizzata da una grande umanità. L'avvocato Cavalli è stato un punto di riferimento nel suo campo. Iscritto all'Albo degli avvocati di Torino dal 1966 e cassazionista dal 1981, ha esercitato ininterrottamente l'attività professionale nel settore civilistico, con particolare riferimento al diritto commerciale e, nell'ambito di questo, al diritto societario, al diritto bancario e degli intermediari finanziari ed al diritto delle crisi d'impresa. All'attività forense ha sempre accompagnato quella di docente. Dopo aver insegnato per molti anni diritto bancario presso l'Università di Torino, è stato professore ordinario di diritto commerciale nelle Università di Ferrara e del Piemonte Orientale.
Rientrato a Torino, è stato docente di diritto fallimentare e, successivamente, di diritto commerciale presso la Facoltà di Giurisprudenza, sempre quale professore ordinario. Numerose sono state le sue pubblicazioni in riviste giuridiche del settore. La capacità di risolvere problemi giuridici complessi trovava in Gino, in qualche modo, un corrispettivo leggero nella sua passione per l'enigmistica. Viceversa, l'approccio ai problemi nel suo lavoro di avvocato era un'estensione della sua passione per i rebus e cruciverba. Amava la poesia (soprattutto Montale, Sbarbaro e i poeti del Novecento), che era un suo talento innato: a 15 anni aveva addirittura scritto un poema eroicomico in endecasillabi intitolato «La Birghineide». Riposerà in Valle Vigezzo, il luogo del suo cuore. Era un uomo che, in tutti i sensi, amava toccare le vette più alte.

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