Lascia un vuoto importante anche per tanti lettori, ma la sua eredità spirituale continuerà a vivere tramite i suoi libri.
Articolo "Corriere della Sera" del 17/10/2024
Laura Fezia, scrittrice vivace e argutaStudiava l'antropologia e le religioni. Il mondo culturale torinese piange la scomparsa a 72 anni di Laura Fezia. Oggi al Cimitero Monumentale l'ultimo saluto a una scrittrice molto conosciuta e una donna particolarmente vivace e arguta, che colpiva chiunque la conoscesse per la sua grande forza interiore. Laura aveva un pensiero profondo, una grande capacità di fare analogie. Nata a Torino, dove ha vissuto e lavorato, aveva svariati interessi: era una studiosa di antropologia, psicologia, storia, religioni e del «mistero» in tutti i suoi molteplici aspetti, appassionata di animali e della sua città. Tutti temi che ha trattato come scrittrice e ricercatrice, così come aveva fatto con la criminologia. Tra le fatiche letterarie a cui era particolarmente affezionata c'era «Torino 1921 - Un delitto quasi perfetto», opera in cui aveva ripercorso e analizzato un famigerato caso di cronaca riguardante la morte della sessantacinquenne Carolina Cogo e della sua dama di compagnia, Rita Bordon, di ventitré anni. La vicenda aveva destato in lei un interesse particolare perché il giudice che lavorò sul caso fu il suo bisnonno e, ad avviso di Laura, non si raggiunse la piena verità processuale. Laura era molto esperta anche sui temi clericali. Si definiva «una laica a 720°, perché un giro solo non basta» e si impegnò non già contro la fede, ma nello scardinare il binomio che la lega alla Chiesa cattolica, interpretata come un'istituzione millenaria costruita su falsi documenti che si pone arbitrariamente come unica intermediaria tra l'umano e il divino. Laura ha lavorato con molte case editrici, da Yume Book a Feltrinelli passando per Newton Compton. Nell'ambiente si era costruita una bella e solida reputazione, dal punto di vista letterario ma soprattutto sul piano umano. Amava dialogare con chi aveva le sue stesse passioni, anche in convegni e conferenze cui era solita partecipare a Torino e non solo. Lascia un vuoto importante anche per tanti lettori, ma la sua eredità spirituale continuerà a vivere tramite i suoi libri.