Tutte le sue vele erano spiegate...l'ultimo saluto sarà martedì alle 13.35, presso Socrem.
Articolo "Corriere della Sera" del 09/11/2024
I suoi gialli, i capelli lunghi e le vele spiegate.L'inconfondibile fisicità di Rosa Mogliasso. Era «lunga lunga» Rosa Mogliasso. Con una fisicità unica, inconfondibile. È sempre stata corvina, negli ultimi anni invece era biondissima. Ma sempre con i capelli lunghissimi. Era cinematografica Rosa, il suo aspetto e anche la sua vita. Aveva consapevolezza di sé, si vedeva anche da come camminava, indossando cappelli dalle falde larghe, non aveva bisogno di nascondersi o di fare il gioco dell'understatement. Mentre per anni attraversava la strada dopo aver preso il caffè in Largo Saluzzo prima di andare al Teatro Baretti, di cui è stata a lungo direttrice artistica, era sempre alta e bella, forte, piena di vita, di entusiasmo. Non era per niente pronta alla malattia Rosa Mogliasso. Forse, non ci pensava nemmeno, mentre scriveva i suoi bellissimi libri gialli (alcuni dei quali pubblicati anche nei tascabili di Finitude e di Gallimard) affacciata alla finestra con vista della sua mansarda in piazza Vittorio. Non era pronta alla malattia, che le è invece piombata addosso, terribile e senza scampo, il 26 dicembre dello scorso anno. In questi mesi durissimi le sono stati a fianco, a turno, sempre, tutti i suoi amici. Perché Rosa, come dice Corallina Demaria, che ce la racconta facendo uno sforzo immane, era più di tutto un'amica. Lo era fino in fondo. Come dice anche Sax Nicosia, che l'ha sostituita al Baretti e che sottolinea quanto gli sia stata al fianco per tutto il percorso. Una vita da film. Il primo dei romanzi lo ha scritto che aveva 50 anni abbondanti. Prima, ha fatto di tutto, dall'immobiliarista alla direttrice di una palestra in montagna. In un anno sabbatico, buttò giù il suo primo libro, «L'assassino qualcosa lascia», che capitò tra le mani dell'agente Agnese Incisa. Pare che in un primo momento non fosse proprio convinta, Rosa si mise in mezzo allo stipite della porta e la convinse, lei lo divorò in una notte e il romanzo finì finalista al Bancarella. Feltrinelli lo aveva recentemente ripubblicato nei tascabili. Rosa era anche una grande dialoghista. Tutte le sue vele erano spiegate...l'ultimo saluto sarà martedì alle 13.35, presso Socrem.