Ovviamente, era iscritto alla Cgil e si è speso in una lunga e proficua attività sindacale. Perché gli ideali politici sono sempre stati parte integrante della sua identità.
Articolo "Corriere della Sera" del 7/12/2024
Daniele Bichi, politica e calcio nel cuore.Non ha mai abbandonato i suoi ideali. La politica e il pallone erano le due grandi passioni di Daniele Bichi, mancato all'età di 68 anni. Il suo cuore batteva a sinistra in tutti i sensi: da giovane inaugurò la quarta sezione torinese del Partito Comunista Italiano, ricoprendo per tanti anni il ruolo di segretario. Grazie a lui, la sezione arrivò a contare centinaia di iscritti. Per Daniele la politica consisteva nel lottare per i propri ideali. Non coltivava certo secondi fini o ambizioni personali: per questo rifiutò ogni idea di candidatura per il consiglio comunale o anche solo per quello circoscrizionale. Si è sempre contraddistinto, infatti, per la coerenza tra il pensiero e le azioni. E questo gli aveva permesso di conquistare la simpatia di tante persone. Militò anche nella sezione sportiva del circolo Arci «Luciano Domenico», coltivando per tanti anni la passione per il pallone, trasmessa poi ai figli Giorgio e Marco, avuti dalla moglie Patrizia. L'amicizia risalente alla gioventù con il presidente Angelo Frau lo indusse a portare i suoi figli a giocare nel Cit Turin, storica società torinese di cui poi Daniele è stato parte integrante anche nel ruolo di dirigente. Del resto, lui era così: quando si inseriva in una realtà o si imbarcava in una nuova avventura, poi dava il massimo per quella causa. Veneto di origini, Daniele era una persona a modo, e certamente l'ironia era un tratto fondamentale del suo carattere: sdrammatizzava ogni situazione con le sue battute taglienti, pronunciate tra una sigaretta e l'altra.
Inoltre, Daniele si è fatto conoscere anche per la bravura nel suo mestiere di elettrauto. Dapprima ha lavorato in un'officina di sua proprietà in via Pollenzo, poi è passato a prestare servizio presso l'Atm, curando gli impianti elettrici dei pullman. Nel suo campo aveva una grande esperienza e in molti lo ritenevano tra i migliori meccanici di Torino. Ovviamente, era iscritto alla Cgil e si è speso in una lunga e proficua attività sindacale. Perché gli ideali politici sono sempre stati parte integrante della sua identità.