Gli stessi che sabato gli hanno reso onore, in occasione del funerale celebrato presso la chiesa Maria Ausiliatrice.
Articolo "Corriere della Sera" del 17/12/2024
La «scelta» del partigiano Vincenzo Pino Un secolo di vita dedicato alla Resistenza.«E’ fondamentale parlare alle nuove generazioni, perché quello che è accaduto non si ripeta più». Lo ripeteva sempre Vincenzo Pino, storico partigiano, memoria storica della Resistenza. In testa il cappello degli Alpini, al collo il fazzolettone tricolore: così partecipava ogni anno il 25 aprile alle cerimonie in ricordo dei Caduti.
Originario della Calabria, Vincenzo era un soldato di vent'anni quando si trovò a Torino nel momento dell'Armistizio. La sua scelta fu quella di unirsi alla Resistenza. Da vicecomandante della settima divisione alpina «Giustizia e libertà» ebbe uno stretto rapporto con Giorgio Agosti, magistrato e partigiano, tra le figure più importanti della Resistenza piemontese. In accordo con lui organizzava ed eseguiva trasferimenti di cittadini ebrei per metterli in salvo. Ha poi combattuto parecchio nella zona di Traversella dove, da abile guastatore, diede un contributo rilevante alle forze che combattevano la Decima Mas. Il suo comandante ed amico era Pedro Ferreira, medaglia d'oro al valore militare, catturato a Milano grazie ad un delatore nel dicembre del 1944 e impiccato al Martinetto il 22 gennaio del 1945.
Dopo la Guerra, Vincenzo ha sempre ritenuto che tramandare il ricordo di Pedro e di tutte le persone che hanno sacrificato la propria vita per la libertà fosse la sua missione. Per questo ha anche fondato a Torino la Casa della Resistenza, in corso Umbria 8: lì ha conservato altri cimeli di quell'epoca e più di duemila foto di quegli anni, sottolineando sempre il ruolo delle donne nella lotta di liberazione. Non solo: reperti e libri di sua proprietà sono stati inseriti nel circuito bibliotecario a Rueglio, in un'apposita sezione. Vincenzo aveva appena festeggiato il suo centesimo compleanno lo scorso 24 ottobre, nella suggestiva cornice della Galleria Umberto I di Torino, insieme ad amici e rappresentanti dell'Anpi.
Gli stessi che sabato gli hanno reso onore, in occasione del funerale celebrato presso la chiesa Maria Ausiliatrice.