GIOVANNA PANTALEO BARBERIS

Articolo "Corriere della Sera" del 04/02/2025

Giovanna, l'impegno per il prossimo l'insegnamento e la beneficenza

Ci sono persone che non hanno bisogno di essere appariscenti per lasciare un segno. Giovanna Pantaleo Barberis era così: «Una presenza discreta, ma incisiva, come una piccola goccia d'acqua - la ricordano le figlie Elisabetta e Gabriella - che lentamente lascia la sua impronta». Un'esistenza segnata dall'impegno per il prossimo, insieme al marito Michele conosciuto alla San Vincenzo Universitaria. Poi le innumeri vendite di beneficenza, le raccolte fondi, il sostegno ai bisognosi, il corso di preparazione per i fidanzati. Da San Carlo a Sant'Antonio, i Santi Angeli, il San Giuseppe, la Cucina Malati e poveri, la questua allo stadio sono stati i luoghi della sua azione silenziosa, delle sue opere concrete. Ha iniziato come insegnante di Educazione Tecnica, in un'epoca in cui la materia era dedicata ai «lavori femminili». Poi, con il tempo, si trovò a insegnare informatica, energia elettrica, «per fortuna -come amava scherzare - c'era suo marito ingegnere, sempre pronto ad aiutarla». Ma il suo spirito vivace e intraprendente si era già manifestato nell'infanzia, quando con il cugino Giovanni organizzava curiose attività nel giardino di casa. Celebre era la loro «società delle amache», con cui affittavano un posto sull'amaca, con tanto di timbro ufficiale e prezzi differenziati a seconda delle possibilità economiche dei clienti di famiglia. «Amava il mare - ricorda Michele - restavamo lunghe settimane a Diano Marina e quando la portavo in Sicilia in visita ai miei parenti la chiamavano la "piemontesina" perché, da timida, appariva fredda ai siciliani». Amava gli amici con cui ha intrapreso numerosi viaggi insieme agli ex allievi del D'Azeglio e agli amici della Gam. E immensamente amava la famiglia, le figlie, i nipoti e la sorella Emma con cui ha condiviso le avventure di tutta la vita e Cumiana, la casa di campagna sul poggio dove le estati calde e torride trovavano un po' di respiro. Il rosario si terrà lunedì 3 presso il Santuario di Sant'Antonio alle ore 19 e il funerale il 4 presso i Santi Angeli Custodi alle 10.