Farà anche lui tesoro dell'eredità del padre, un uomo che va ricordato come una persona tosta, grintosa e piena di vita, che ha fatto dell'onestà il suo cavallo di battaglia.
Articolo "Corriere della Sera" del 14/03/2025
Francesco, il postino amico di tutti.Juve, calcio e famiglia erano la sua vita.Il lavoro, il calcio e la famiglia sono state le stelle polari di Francesco Vittorio Balluardo, mancato serenamente all'età di 89 anni. Una persona semplice, un bravissimo padre e un nonno che sapeva compiere sacrifici. Nato a Niscemi, in provincia di Caltanissetta, si è spostato a Torino con la famiglia nel 1958, stabilendosi in corso Telesio e trovando impiego come postino. Cordiale e simpatico, è diventato un volto familiare per i torinesi che vivevano nella sua zona, a cui portava lettere e cartoline in un'epoca in cui il mezzo postale era molto più utilizzato di oggi. Aveva un grande attaccamento alla propria terra di origine e questo legame è stato anche la sua fortuna. Partecipando a una festa organizzata da siciliani a Torino, infatti, ha conosciuto la moglie Palmira Di Pietro, anche lei proveniente da Niscemi. Il destino ha voluto che si conoscessero sotto la Mole e insieme hanno creato una bella famiglia con due figli, Raffaele e Gabriella. Quest'ultima ha poi sposato un uomo di Livorno e si è trasferita: Francesco e Palmira, così, hanno scelto negli ultimi anni di spostarsi a loro volta in Toscana, dopo la nascita della nipote Virginia, per dare quel grande contributo che solo i nonni possono offrire. Durante la sua vita a Torino, Francesco si è ritagliato uno spazio nello sport locale. Il calcio è stata la sua più grande passione. Era un grande tifoso juventino, un tifoso da stadio che sottoscriveva ogni anno l'abbonamento insieme ai suoi fratelli. Ma ha anche mostrato le sue qualità di atleta, giocando per alcuni anni a buoni livelli prima di appendere le scarpette al chiodo e dedicarsi al ruolo di dirigente. Ha lavorato per diversi anni nello Spartanova, contribuendo alla vittoria di un titolo italiano Allievi negli anni Ottanta. E suo figlio Raffaele ha seguito le sue orme: oggi, infatti, è direttore sportivo dello Spazio Talent Soccer, società con sede in corso Appio Claudio. Farà anche lui tesoro dell'eredità del padre, un uomo che va ricordato come una persona tosta, grintosa e piena di vita, che ha fatto dell'onestà il suo cavallo di battaglia.