GIANNI RAMONDA

Articolo "Corriere della Sera" del 02/04/2025

Picchetto d’onore per Gianni Ramonda Incarnava i valori dei vigili del fuoco

Gianni Ramonda, emblema dei valori più alti espressi dal corpo dei vigili del fuoco, se n’è andato a soli 59 anni per un malore improvviso mentre era nel box di casa, in via Cherubini, zona Barriera di Milano. Va ricordato come una persona perbene, un uomo che nonostante una carriera brillante da pompiere, costellata da interventi importantissimi e caratterizzata da un’ascesa importante a livello di ruoli ricoperti, è sempre rimasto umile, modesto, disponibile con tutti sul lavoro come nella vita. «Gianni era un uomo con i piedi piantati saldamente a terra nonostante avesse mille motivi per gonfiare il petto — è il ricordo del cugino Gaetano Poppa —. Ha fatto dell’educazione e della correttezza il suo stile di vita». Gianni, torinese doc, è entrato nel corpo nazionale come ausiliario di leva, con un percorso iniziato nel 1984. Tre anni dopo è diventato vigile permanente presso il comando provinciale di Torino in corso Regina Margherita, lavorando come autista, caposquadra e capo autorimessa. L’esperienza e le doti di sangue freddo e coraggio gli hanno permesso di guadagnare stima e considerazione da parte di colleghi e superiori. Eccelleva, inoltre, per disponibilità e professionalità. Così, successivamente, è stato nominato caposquadra presso il distaccamento di Chieri e poi caporeparto esperto nella direzione regionale per il Piemonte. Aveva concluso la sua carriera da un paio di anni e si stava godendo la pensione, dando sfogo anche alla sua grande passione per il ciclismo, sport che praticava con la bici da strada ma anche sulla mountain bike. Si era guadagnato sul campo il rispetto e l’amicizia di tantissime persone a Torino, in Piemonte e in tutt’Italia: ampia è stata l’ondata di cordoglio nei confronti dell’Anvvf cittadina. In occasione del funerale, celebrato presso la chiesa parrocchiale San Gaetano da Thiene, una cinquantina di colleghi pompieri gli ha dedicato un picchetto d’onore. La partecipazione è stata massiva e molto sentita: Gianni, un uomo speciale, lo meritava davvero.