I tre figli William, Nicoletta e Noemi porteranno avanti l’attività con l’obiettivo di trasformarla in un chiosco fisso, realizzando il sogno di Nino, che è stato salutato per l’ultima volta giovedì mattina presso la parrocchia Resurrezione del Signore in via Monte Rosa.
Articolo "Corriere della Sera" del 11/04/2025
La partita e poi il sandwich da «Stringi» Nino, paninaro per granata e bianconeriI suoi sandwich erano ben farciti e per questo, quando li porgeva ai clienti, urlava «Stringi!» per far sì che i condimenti non scivolassero via. Da qui è nato il nome dell’attività di Nino Sereno, mancato a 77 anni. Era probabilmente il paninaro da stadio più celebre di Torino e sui social è fortissima l’ondata di cordoglio da parte di tutti coloro che, nella loro esperienza di tifosi, hanno scelto almeno una volta lui per rifocillarsi dopo le partite, sia all’Allianz Stadium che all’Olimpico Grande Torino. Perché di certo Nino era uno che sapeva lasciare il segno, vulcanico e carismatico com’era. L’attività della famiglia Sereno è stata avviata nel 1992 da Michelle, moglie di Nino. Lui lavorava all’Enel, poi si è unito nella gestione della paninoteca ambulante. Il luogo dove tutti sanno di poter trovare «Stringi» è corso Alessandria, all’angolo con via Druento. Lì, negli anni in cui sia la Juve che il Toro giocavano all’allora stadio Delle Alpi, questo paninaro bipartisan sapeva soddisfare i palati dei tifosi juventini e granata. Del resto, lui, con battute e sorrisi, sapeva mettere d’accordo i tifosi di entrambe le fazioni, e il dopo-derby da Stringi era un appuntamento fisso per tanti. Quando il Torino si è spostato all’Olimpico Grande Torino, Nino ha ottenuto l’autorizzazione per una postazione sotto il settore Distinti dello stadio, continuando a coltivare il rapporto coi tifosi granata. Tra i clienti fedeli di Nino non mancavano volti noti del mondo sportivo come Idris, tifosissimo bianconero di cui era molto amico E poi l’ex portiere del Toro, Jimmy Fontana. Con il suo modo di fare, al «signor Stringi» bastava poco per farsi voler bene. Con la moglie Michelle formava una coppia affiatata e la morte di lei, nell’ottobre 2021, era stata un duro colpo. I tre figli William, Nicoletta e Noemi porteranno avanti l’attività con l’obiettivo di trasformarla in un chiosco fisso, realizzando il sogno di Nino, che è stato salutato per l’ultima volta giovedì mattina presso la parrocchia Resurrezione del Signore in via Monte Rosa.
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