La famiglia lo saluterà per l’ultima volta nel funerale che si terrà oggi alle 10 presso la parrocchia dello Spirito Santo al Gerbido.
Articolo "Corriere della Sera" del 30/04/2025
L’ultimo lancio di Giovanni Lievore, il miglior giavellottista azzurro ai GiochiL’atletica leggera italiana perde un grande sportivo che ha scritto una pagina di storia: all’età di 93 anni si è spento Giovanni Lievore, giavellottista che partecipò all’Olimpiade di Melbourne del 1956 arrivando sesto nella finale del lancio del giavellotto. Ancora oggi è il miglior piazzamento a cinque cerchi di un atleta tricolore in questa specialità. Il lancio del giavellotto non ha una tradizione importante nel Paese e non ha mai regalato grandi risultati all’Italia se non per merito della famiglia Lievore: non c’è stato infatti soltanto Giovanni, ma anche il fratello Carlo, più giovane di cinque anni, che fu addirittura primatista mondiale della specialità. I due, per diversi anni, si sfidarono in molte competizioni. Se Carlo è riuscito a stabilire un clamoroso record, anche Giovanni — che fece parte del corpo degli Alpini e poi della Polizia — è stato un atleta di altissimo livello. Nel 1958 si classificò ottavo ai Campionati Europei di Stoccolma con la misura di 73,38 metri, e proprio in quell’anno stabilì poi il suo primato personale con 80,72 che fu anche record italiano (durò 3 anni). Un problema alla spalla, tuttavia, lo costrinse ad abbandonare l’attività nell’anno successivo, il 1959. Conclusa la sua carriera sportiva, Giovanni si decise di trasferirsi a Torino insieme alla moglie Enda, un’insegnante di educazione fisica con cui c’è stata una fortissima unione in ogni campo della vita. Si è dedicato al lavoro di ragioniere presso la Sisport, ma ha continuato a rimanere nell’atletica come tecnico specializzato non nei lanci, come ci si poteva aspettare, ma nei salti; tra gli atleti con cui ha lavorato c’è stata anche la mitica Sara Simeoni. Uomo retto e gentile sul lavoro e nell’attività sportiva, Giovanni lascia un ottimo ricordo in tutti coloro che lo hanno conosciuto: non aveva bisogno di ricorrere alle maniere forti, gli bastava uno sguardo per farsi capire perfettamente. La famiglia lo saluterà per l’ultima volta nel funerale che si terrà oggi alle 10 presso la parrocchia dello Spirito Santo al Gerbido.