E si è sempre impegnata a mantenere saldi i rapporti tra tutti i familiari, che le hanno dato un ultimo commosso saluto in una cerimonia funebre celebrata al Cimitero Monumentale.
Articolo "Corriere della Sera" del 09/05/2025
La vita a vele spiegate di Graziella Cultura, psicanalisi e architetturaCol vento in poppa verso il cielo. Se n’è andata a 94 anni Graziella Luzi vedova Jaretti Sodano, una donna di cultura che amava il senso di libertà datole dalla barca a vela, la sua passione più grande. Aveva una casa a Beaulieu-Sur-Mer, cittadina francese nei pressi di Montecarlo, e da lì partiva per solcare le onde della Costa Azzurra, soprattutto quelle davanti al promontorio di Saint-Jean Cap Ferrat. Graziella amava il mare, ma pure la montagna: la sua famiglia d’origine possedeva la rinomata Villa Felicita di Claviere, che era sede di splendide riunioni con familiari e amici. Ma era a Torino che Graziella aveva le sue radici, tra Casa Luzi — la storica casa-museo situata in zona Sassi — e la Casa dell’Obelisco. Due storici edifici della città progettati da due tra i più eminenti architetti piemontesi del Novecento: Elio Luzi e Sergio Jaretti Sodano, rispettivamente fratello e marito di Graziella, che conobbe Sergio proprio grazie al sodalizio professionale esistente tra i due. La sorella di Elio ha dunque rinsaldato il legame tra Luzi e Jaretti Sodano; anzi, lei raccontava spesso che era stata proprio la sua tesi di laurea in Storia dell’Arte, incentrata sui lavori di Antoni Gaudì, a fornire la prima ispirazione per la progettazione della Casa dell’Obelisco, ad inizio anni Cinquanta. Graziella, tuttavia, nella vita si è dedicata ad altro: è stata infatti una bravissima psicanalista. Questa era una professione che le permetteva di applicare nel concreto doti in lei innate come l’umanità e l’inclinazione a dedicarsi agli altri. Sono state tante le persone che, grazie ai percorsi intrapresi con lei, sono riuscite a superare i loro problemi. E la stessa voglia di dedicarsi agli altri, ovviamente, Graziella la utilizzava anche all’interno della sua famiglia. Ha avuto ben quattro figli (Cosimo, Benedetta, Donata e Serena). E si è sempre impegnata a mantenere saldi i rapporti tra tutti i familiari, che le hanno dato un ultimo commosso saluto in una cerimonia funebre celebrata al Cimitero Monumentale.