Necrologio di KRISZTIAN VÉRTES


In Memoria di
KRISZTIAN VÉRTES
Età 49
Corriere della Sera
«Voglio ricordarlo con il suo sorriso – dice ancora Christian Greco –, la sua risata contagiosa, il suo entusiasmo. Siamo stati fortunati ad avere avuto come collega uno dei più grandi illustratori di antichità. I suoi disegni sono la sua eredità. Aveva il dono di comprendere lo stile artistico nel profondo e di portarlo a nuova vita. Grazie a lui la memoria degli antichi continuerà a vivere. Gli dobbiamo moltissimo e lo ricorderemo sempre con infinita gratitudine».

Articolo "Corriere della Sera" del 15/05/2025

Krisztian Vértes, l’epigrafista dell’Egizio. «Uomo che non dimenticheremo mai»

Krisztian Vértes è stato un volto importante del Museo Egizio. Ungherese, classe 1976, è mancato per una malattia tremenda che ha affrontato con serenità. Faceva un mestiere particolare, l’epigrafista, ossia colui che si occupa di disegnare a mano i reperti trovati durante gli scavi archeologici per ragioni di custodia e catalogazione. Era un egittologo molto apprezzato a livello internazionale. Ha prestato la sua attività e la sua conoscenza dell’arte egizia al Museo di Torino su espressa richiesta dell’attuale direttore Christian Greco, che lo aveva conosciuto nel 2006 alla Chicago House. «La prima sera, a cena, ero un po’ spaesato ed impaurito, mi sedetti vicino a lui. Tutti si erano presentati ma io, un po’ nervoso, mi ero ben presto dimenticato i nomi. Gli chiesi allora di ripetere il suo. Lui mi disse: il mio non lo potrai mai dimenticare, mi chiamo Krisztian come te. Di una cosa aveva ragione, non lo dimenticherò mai». All’interno di quel microcosmo composto da persone di varia nazionalità quale è lo staff del Museo Egizio, Krisztian si è fatto apprezzare per le sue qualità professionali. Grande sostenitore della documentazione visuale di livello accademico, ha sviluppato il processo epigrafico digitale integrando tecnologie all’avanguardia per la registrazione dei monumenti egizi. Nel 2018 aveva anche creato il sito web digital-epigraphy.com, un polo educativo per egittologi e artisti. Ma se viene ricordato ancora oggi con un sorriso, è soprattutto per come era. Uomo solare e divertente, amava scherzare e prendere alla leggera anche i momenti più delicati. «Voglio ricordarlo con il suo sorriso – dice ancora Christian Greco –, la sua risata contagiosa, il suo entusiasmo. Siamo stati fortunati ad avere avuto come collega uno dei più grandi illustratori di antichità. I suoi disegni sono la sua eredità. Aveva il dono di comprendere lo stile artistico nel profondo e di portarlo a nuova vita. Grazie a lui la memoria degli antichi continuerà a vivere. Gli dobbiamo moltissimo e lo ricorderemo sempre con infinita gratitudine».

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