Pietro, che lascia il figlio Danilo e moltissimi amici, sarà salutato per l’ultima volta durante il funerale, in programma domani alle ore 10 presso la chiesa di Sant’Antonio Abate, in piazza Stampalia.
Articolo "Corriere della Sera" del 06/06/2025
Pierino «’l maslè», grande cuore granataContribuì a creare il mito della Maratona. Un pezzo di storia del tifo granata se ne va con Pietro Gennero, scomparso all’età di 76 anni. La sua figura ha rappresentato una pietra miliare della curva Maratona, là dove trovano casa i sostenitori più caldi del Torino. La sua passione per il Toro, per lui una vera ragione di vita, lo portò a fondare il gruppo «Leoni della Maratona». Leader vero, anche severo in certi casi, aveva un grande carisma e godeva di grande rispetto negli ambienti del tifo granata. I suoi sono stati tempi — si parla degli anni Settanta e Ottanta — in cui il tifo organizzato nelle curve di Serie A di certo non era quello di oggi e non aveva ancora subito derive. Per Pietro il Toro rappresentava qualcosa che lo spingeva a non lesinare tempo (e denaro) per contribuire a far sì che la curva fosse unita e compatta al seguito della squadra. Grazie all’operato di Pietro e di altri storici capi della tifoseria , la Maratona in quegli anni fu definita «la curva più bella d’Europa». Era conosciuto da tutti come «Pierino ’l maslè», perché gestiva una macelleria in via Tunisi, proprio nei pressi dello stadio Filadelfia. Un negozio che per molti cuori granata era un punto di ritrovo, un altro piccolo tempio del tifo, perché ovunque — soprattutto nelle vetrine — campeggiavano gigantografie, bandiere, torelli e foto con i volti dei giocatori che vinsero lo scudetto del 1976. Sotto la scorza dura, solo in apparenza, Pierino aveva un cuore buono. Era gentilissimo con i bambini della zona che passavano dal suo negozio per ammirare i suoi trofei. Bambini che ora, diventati adulti, ricordano con affetto quell’uomo all’apparenza burbero, ma in realtà davvero generoso. Piero era un personaggio che faceva parte di altri tempi, epoche irripetibili in cui il calcio e tutto ciò che gli girava intorno formavano una realtà molto diversa da quella attuale. Pietro, che lascia il figlio Danilo e moltissimi amici, sarà salutato per l’ultima volta durante il funerale, in programma domani alle ore 10 presso la chiesa di Sant’Antonio Abate, in piazza Stampalia.