Nell’ultimo saluto presso la chiesa di San Giovanni Bosco, tra la commozione di chi ha voluto rendergli omaggio, i Salesiani, i familiari e gli amici dell’Opera Salesiana hanno accompagnato il suo viaggio con affetto e gratitudine per tutto ciò che ha donato nel corso del suo cammino.
Articolo "Corriere della Sera" del 07/06/2025
All’Opera Salesiana come poi a Cuneo don Flaviano sapeva lasciare il segnoEra difficile trovare don Flaviano Spagnolo senza un sorriso e una battuta sagace. Era nel suo stile affrontare ogni situazione con lucidità e spirito positivo, regalando a chiunque un momento di autentica cordialità. Si è spento domenica 1° giugno, dopo un cammino lungo 86 anni, di cui 70 dedicati alla vita religiosa e 55 alla vocazione sacerdotale, che proprio in questi giorni avrebbe festeggiato insieme ai confratelli della diocesi. Il suo percorso lo ha portato in molte comunità salesiane, sempre vicino ai giovani e alle famiglie. È stato guida e punto di riferimento al Colle di Castelnuovo Don Bosco, dove la sua presenza ha lasciato un segno tangibile. Ha diretto l’Opera Salesiana del Rebaudengo di Torino, trasmettendo ai ragazzi non solo conoscenza, ma anche valori e attenzione. Per molti, era una figura inconfondibile, capace di coniugare rigore e affabilità, di offrire insegnamenti senza mai imporsi. Negli ultimi anni, il suo affetto si manifestava anche nei piccoli lavori che regalava, realizzati con fil di ferro recuperato: un gesto simbolico che racchiudeva attenzione e cura per le persone che incrociava. Assemblati con semplicità e precisione, questi oggetti diventavano veri segni della sua presenza, che non si limitava alla parola ma si esprimeva anche attraverso gesti concreti. Chi riceveva una sua creazione — fosse una molletta, un portacellulare o un fermacarte — sapeva che dietro ogni intreccio c’era un pensiero, un augurio, un’espressione di vicinanza. Era un’attitudine che rifletteva la sua essenzialità: niente sprechi, solo idee trasformate in realtà con pazienza e ingegno. A Cuneo, dove ha trascorso gli ultimi anni, è stata presenza discreta ma significativa, animando la vita dell’oratorio e della comunità. Nell’ultimo saluto presso la chiesa di San Giovanni Bosco, tra la commozione di chi ha voluto rendergli omaggio, i Salesiani, i familiari e gli amici dell’Opera Salesiana hanno accompagnato il suo viaggio con affetto e gratitudine per tutto ciò che ha donato nel corso del suo cammino.