PATRIZIA SALMÈ

Articolo "Corriere della Sera" del 24/06/2025

L’amore di Patrizia per i bambini e per la vita nonostante la malattia

Una malattia fulminante ha portato via in poche settimane Patrizia Salmè, scomparsa all’età di 56 anni: aveva ancora molto amore da dare, come ha fatto in tutta la sua vita. Un’esistenza che non le ha risparmiato problematiche da affrontare. Affetta fin dalla nascita da policistosi epato-renale, una malattia genetica che le aveva fatto perdere il padre in giovane età e che condivideva anche con la sorella Paola. Si era sottoposta nel 2024 a due trapianti (fegato e rene) dopo una lunga attesa piena di sofferenza. Proprio Paola, infermiera torinese, ha messo in evidenza l’importanza del tema della donazione di organi, portando la sua testimonianza anche nella nota trasmissione Che tempo che fa. Anche a causa della malattia, che le procurava un importante ingombro addominale oltre a un’insufficienza renale, Patrizia aveva dovuto lasciare il suo lavoro: insieme a due socie fino al 2020 faceva la maestra in un asilo di cui era co-titolare, il «Birillo» di San Mauro. Un mestiere che era anche una passione: Patrizia, infatti, ha sempre avuto un fortissimo desiderio di far crescere bambini. Amava le emozioni che si provano quando i piccoli scoprono ogni giorno cose nuove. Ed è per questo motivo che ha adottato due bambini, uno colombiano di nome Junior e uno etiope, Desa, quest’ultimo affetto da un ritardo cognitivo. Ma Patrizia era una donna che nelle difficoltà dava il meglio di sé e tirava fuori ancora più amore. E insieme al marito Dario ha costruito una famiglia incredibilmente bella, che trasmetteva tanta felicità a chi stava intorno. I suoi cari, il lavoro e i viaggi, che lei interpretava come un modo per godersi le cose belle della vita, erano le cose a cui Patrizia teneva di più. Il bene che ha fatto è riconosciuto da tutti e andare avanti senza di lei sarà molto complicato, ma il suo esempio senza dubbio sarà fonte di ispirazione per il marito e i figli. L’ultimo saluto è stato celebrato sabato scorso presso la Chiesa di San Giuseppe in via Santa Teresa 22, a Torino.