La vitalità polemica che lo animava mancherà a molti.
Articolo "Corriere della Sera" del 26/06/2025
Ciafaloni, ingegnere e intellettuale maestro del pensiero socialdemocraticoSi è spento Francesco Ciafaloni, uno dei più importanti interpreti e anima del pensiero socialdemocratico a Torino e in Italia. Sono tanti gli scrittori, politici, sociologi formatisi negli ultimi decenni in città e non solo ad averlo ritenuto un punto di riferimento, se non un maestro. Classe 1937, Francesco era originario delle montagne abruzzesi — territorio a cui è rimasto affezionato per tutta la vita — e si è laureato a Roma in Ingegneria Elettronica, per poi trasferirsi in Texas e ottenere un Master in Ingegneria del petrolio. Dopo alcune esperienze lavorative e di studio nel campo dell’estrazione petrolifera, che lo videro lavorare anche all’Eni di Enrico Mattei negli Stati Uniti e in Sicilia, si trasferì a Torino per lavorare presso l’editore Boringhieri e poi come redattore per la casa editrice Einaudi. In questa parentesi lavorativa, durata dal 1970 al 1984, conobbe e divenne amico di alcuni dei più importanti pensatori italiani del Novecento, tra cui Italo Calvino, Primo Levi e Norberto Bobbio. Soprattutto con Levi ebbe un bel rapporto: i due avevano in comune la passione per le camminate in montagna e il piacere di raccontare. Numerose sono state poi le sue collaborazioni e pubblicazioni. Ad esempio, ha scritto l’editoriale del primo numero della rivista Inchiesta, con la quale ha intrattenuto una proficua collaborazione nel corso di parecchi anni. Tra i libri da lui firmati ci sono stati Kant e i pastori. Il mondo e il paese (Linea d’ombra, 1991), I diritti degli altri (Minimum fax, 1998) e Il destino della classe operaia (Edizioni dell’Asino, 2011). Ciafaloni è stato un intellettuale capace di svolgere numerose inchieste nel campo del sociale. Tra i temi di cui si è a più a lungo occupato ci sono quelli relativi ai migranti e all’operato dei sindacati. Aveva una cultura raffinatissima, che spaziava dalle scienze alla letteratura, e sapeva colpire per la sua capacità di conoscere in maniera esatta e circostanziata le cose di cui parlava. La vitalità polemica che lo animava mancherà a molti.