Necrologio di ALVISE CHEVALLARD


In Memoria di
ALVISE CHEVALLARD
Età 77
Corriere della Sera
Funerali domani alla chiesa della Gran Madre (ore 11)

Articolo "Corriere della Sera" del 12/08/2025

I venerdì al Crocetta di Alvise Chevallard Grande cultore dell’arte e della fede granata

Ci ha lasciati Alvise Chevallard. Nato a Torino nel 1948, poi girovago per lavoro. Lascia una figlia di nome Simone, in onore a Simone De Beauvoir. Grande conoscitore e cultore d’arte. Oltre a ruoli manageriali di alto profilo (direttore generale di Zegna France), con posizioni apicali in molte aziende manifatturiere, per conto di Bnl creò LeasArte, originale ente per operazioni di leasing in campo artistico. Fu poi tra i promotori e animatori di Arte Giovane e grande collezionista di arte contemporanea in tutte le sue tendenze. Alvise aveva inoltre concepito e realizzato una rassegna di opere dedicate alla storia degli apparecchi televisivi fabbricati dal 1954 agli anni più recenti. Aveva una sensibilità speciale nello scovare e individuare talenti nascenti. Facevamo a gara nel chi leggeva più libri, e in genere vinceva lui. Casa sua era una poderosa libreria travestita da alloggio. Alvise era un vero uomo di cultura, ma spensierato e non dottrinario, da giovane politicamente settario sul fronte sinistro, poi via via un disincantato osservatore liberal progressista. Amava la Francia e l’India, razionalismo francese e fatalismo indiano. Particolare non marginale: tifosissimo granata dall’età di dieci anni. Mio compagno allo stadio, sia in casa che in trasferta. Alvise faceva parte di un ristretto «circolo granata» fondato da Zaccarelli, Cravero, Comi e me stesso che tutti i venerdì si radunava al ristorante Crocetta. Di volta in volta, furono ospiti i vari Junior, Marchegiani, Salvadori, Camolese e compagnia granata. Fino all’ultimo mi chiedeva notizie sul Toro, altro suo inguaribile amore dopo l’arte. Abbiamo vissuto 40 anni uno di fronte all’altro, in corso Re Umberto. Ultimamente in via Cavour, con forte predilezione gastronomica per il ristorante Pepe. Anni fa eravamo inscindibili: Tilli e Alvi, Alvi e Tilli, poi la vita si diverte a allontanare le persone per metterne alla prova il grado di affetto. Il tempo non ce l’ha comunque fatta a separarci, intendo affettivamente. Funerali domani alla chiesa della Gran Madre (ore 11)

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