I suoi cari la portano nel cuore.
Articolo "Corriere della Sera" del 19/08/2025
Giovanna Baratti, da Torino a Parigi la dolcezza era parte di leiLa sua tempra l’ha portata fino ai 95 anni. Adorava Parigi, dove era cresciuta e aveva vissuto per 30 anni. Torino e la Francia convivevano in lei; Giovanna Baratti era emigrata nella Ville Lumière coi suoi genitori a 5 anni, per il lavoro del padre. Fin dal suo arrivo a Parigi, grazie al suo orecchio musicale, la lingua, la grammatica e la pronuncia francese impeccabili finirono ben presto per non avere segreti. Le sue conoscenze del cinema francese e dei chansonnier erano invidiabili. Nel 1952 sposò l’amico di infanzia Cesare Nieloud, torinese di origini francesi, dirigente in una casa automobilistica transalpina. La dolcezza era l’essenza del suo carattere, sempre regalata ai suoi figli — Riccardo, Marco e Gianmaria —, alle loro mogli, ai nipoti — Clara, Giorgio e Alice —, ai cognati e ai loro figli. Giovanna aggiunge il suo Cesare, l’amore della vita. Fino agli ultimi momenti riusciva ancora a canticchiare: «Douce France, je t’ai gardé dans mon coeur», celebre ritornello di Charles Trenet. I suoi cari la portano nel cuore.
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