Necrologio di FRANCESCA PASQUERO


In Memoria di
FRANCESCA PASQUERO
Età 88
Corriere della Sera
L’ultimo saluto è stato celebrato ieri, nella sala del commiato del cimitero di Alba.

Articolo "Corriere della Sera" del 09/10/2025

Per Checca tramandare la memoria della Resistenza era una missione

Passione civile e impegno culturale hanno caratterizzato la vita di Francesca Pasquero in Barberis, una donna molto apprezzata e conosciuta ad Alba. Classe 1937, era vivace, curiosa, piena di ironia e innamorata della sua città. È stata presidente dell’Anpi di Alba-Bra e ha rappresentato un pezzo di memoria storica della Resistenza. «Conserverò per sempre il ricordo di una donna che ho apprezzato e stimato. La chiamavo per conoscere il suo pensiero e raccogliere le sue sollecitazioni sempre puntuali e con una visione collettiva mai personale», dice il consigliere comunale albese Fabio Tripaldi. «Checca», come era nota Pasquero, è nata in una famiglia della borghesia albese — suo padre era un avvocato — e fin da giovane ha frequentato gli ambienti dei circoli culturali. In particolare, amava partecipare agli eventi del Circolo Sociale di Alba, tra incontri, letture e dibattiti. Qui è entrata in contatto con intellettuali locali come Beppe Fenoglio, Piero Simondo e Pinot Gallizio. In seguito, si è impegnata politicamente e, da consigliera comunale per il Partito Socialista, ha partecipato a ricerche storiche con l’Istituto Storico della Resistenza di Cuneo, di cui ha fatto parte del Consiglio di amministrazione. Tramandare le storie e la cultura dei partigiani era qualcosa che sentiva come una missione. Per questo si è avvicinata anche alla sezione locale dell’Anpi, diventandone prima vicepresidente e poi presidente; fino agli ultimi giorni ha seguito da vicino le attività dell’associazione. Francesca era una donna energica e schietta, che non aveva paura di esprimere opinioni forti. Aveva un carattere franco, ma molto limpido: una delle qualità che le ha permesso di costruirsi, insieme al marito Aldo Barberis, ingegnere e fondatore della storica impresa edile albese, un percorso di relazioni e incontri con alcuni dei protagonisti della cultura italiana, da Nuto Revelli a Vittorio Foa. In tanti la ricorderanno sempre come una persona dal pensiero coerente. L’ultimo saluto è stato celebrato ieri, nella sala del commiato del cimitero di Alba.

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