Ha lasciato i figli Titti e Augusto, oltre a nipoti e pronipoti.
Articolo "Corriere della Sera" del 14/10/2025
Passione e amore nell’essere volontari.La generosità senza confini di Pina. Aveva dedicato la vita alla cura per gli altri. Giuseppina Testa, meglio conosciuta come Pina, lo aveva fatto legandosi indissolubilmente alla realtà solidale della Croce Rosa. Per mezzo secolo, a Chieri, ne è stata un pilastro: qui era entrata nel 1972 come co-fondatrice. E nonostante questo legame solido, lungo 53 anni, ha saputo spendere al tempo stesso il suo impegno anche in numerose altre associazioni. Prestava servizio con massimo impegno anche all’Apid, dedicata ai diabetici Apid, e dava una mano all’Anioc (Associazione Nazionale Insigniti Onorificenze Cavalleresche). Qui era entrata quando era stata nominata Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana, due anni fa. Collaborava poi con le confraternite di San Bernardino e dell’Annunziata, dove si occupava dell’organizzazione del «carrello del santuario» per raccogliere cibo da destinare alle persone in difficoltà. È stata insomma un’autentica campionessa dell’associazionismo e in generale del volontariato, conosciuta e apprezzata per il suo dinamismo e per l’incrollabile energia. Tutti la ricordano sempre presente al Comitato chierese della Croce Rossa, dove aveva attenzioni per ogni dettaglio: richiamava all’ordine gli altri volontari quando era il caso, si mostrava disponibile per ogni evenienza, regalava caramelle per addolcire le difficoltà di quel compito e accoglieva con un sorriso chiunque si presentasse all’ingresso della sede. Durante le assemblee dei soci Cri, interveniva puntualmente per ricordare un concetto essenziale: «Essere volontari vuol dire avere passione e amore», come ha ricordato in un post Gian Piero Del Tito, presidente del comitato chierese e delle sedi di Pecetto e Pino Torinese. In quei momenti veniva fuori la vera essenza di Pina: del resto, se aveva scelto di dedicarsi al volontariato, lo aveva fatto per una questione di dna, in altre parole non avrebbe potuto fare altro. È mancata nel sonno la scorsa settimana, all’età di 93 anni. Ha lasciato i figli Titti e Augusto, oltre a nipoti e pronipoti.