Necrologio di MICHELA POZZO


In Memoria di
MICHELA POZZO
Età 90
Corriere della Sera
Le figlie da decenni portano avanti il rigore e le aperture al futuro della madre pioniera. E ancor più sarà da domani.

Articolo "Corriere della Sera" del 24/10/2025

Michela Pozzo, maestra di danza e di vita

Nei suoi allievi, movimento e ritmica. Una maestra d’arte che sia anche maestra di vita è un patrimonio prezioso che in questo momento, a decine, le ex allieve testimoniano alle due figlie di una matriarca, Federica e Michela Pozzo, che da anni portano avanti la scuola e la fucina di danza, di ispirazione e di idee della madre. È scomparsa a novant’anni la danzatrice e insegnante Mariella Pozzo fondatrice della scuola Pozzo e dell’Associazione Culturale Eclectica Danza di Moncalieri, riconosciuta tanto dal Ministero della Pubblica Istruzione quanto accreditata per i diplomi dell’inglesissimo Metodo Royal, ma soprattutto punto di riferimento per generazioni di allieve. Lei ci ha lasciati, ma le figlie ricevono messaggi del tenore di quello di Alessia Ventura: «Se oggi affronto la vita con disciplina, so esprimermi con il corpo e ho imparato a rispettarlo e ascoltarlo è perché tu me lo hai insegnato. Hai piantato in me il seme della passione e l’hai fatto crescere con amore, con rigore, con dedizione. Sarai sempre nel mio cuore». Mariella Pozzo faceva parte di quelle danzatrici che lavorano con il corpo come con l’intelletto. L’artista, classe 1935, ha iniziato a far parte fin dai suoi studi alla scuola Hutter dove le sorelle Markmann-Hutter propugnavano nella danza il verbo avanguardista e illuminato di Riccardo Gualino. È qui che Mariella niniziò a lavorare e insegnare con Bella Hutter e poi con la sua assistente Lidya Brandlmayer, prima di aprire la sua propria scuola nell’ormai lontano 1969. E non c’è soltanto Torino, seppure nei suoi ambienti più illuminati, nella storia di Mariella Pozzo, che si abbeverò al miglior verbo della danza centro europea studiando con Rosalia Chladek esponente della scuola di Hellerau. E così Pozzo fu l’unica a importare sotto la Mole il suo metodo che sviluppa potenzialità e attitudini degli allievi ricercando l’unità psicosomatica nel movimento e nella ritmica. Un’impostazione non da poco per i quegli anni nel mondo coreutico subalpino. Le figlie da decenni portano avanti il rigore e le aperture al futuro della madre pioniera. E ancor più sarà da domani.

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