Per questo motivo, nel 2022, gli è stata conferita la Targa d’Argento del Premio Internazionale della Solidarietà Alpina, uno dei riconoscimenti più prestigiosi del mondo della montagna, con la motivazione di aver «trasformato la passione per l’alpinismo in un mezzo di solidarietà e inclusione»
Articolo "Corriere della Sera" del 08/11/2025
Il dottor Battain, il Cai e l’alpinismo inteso come efficace strumento di curaLa montagna può essere una terapia efficace per le persone con disabilità o difficoltà psicologiche. Lo ha sperimentato e dimostrato con i fatti Marco Battain, dottore e presidente del Cai di Torino dal 2021 al 2025. I suoi compagni e amici lo hanno salutato per l’ultima volta ieri, in occasione del funerale celebrato ieri nella parrocchia di Gesù Nazareno a Torino. Aveva 72 anni, ha concretizzato la sua passione per la montagna tramite un grande impegno di vita associativa, dedicando decenni di attività al Club Alpino Italiano. Durante il suo mandato da presidente del Cai di Torino, Marco è stato promotore di numerosi progetti che hanno riguardato il consolidamento dei gruppi di escursionismo e il rinnovo dell’identità comunicativa. Soprattutto, ha saputo creare ponti tra il mondo della montagna e quello della medicina, grazie al suo background professionale. Laureato in Medicina e Chirurgia all’Università di Torino nel 1978, Marco si era specializzato in Igiene e Medicina Preventiva con indirizzo di Sanità Pubblica, perfezionandosi in Medicina di Montagna all’Università di Padova. Battain è stato un medico che ha unito per tutta la vita la vocazione professionale alla sua passione. In particolare, ha coltivato e promosso la «montagnaterapia», un approccio che coniuga l’esperienza in montagna con percorsi terapeutici e inclusivi per persone fragili; a loro ha reso accessibili le vette del Piemonte grazie al progetto «La montagna che aiuta», portato avanti con altri volontari del Cai Torino, perché era convinto che l’alpinismo potesse diventare un efficace strumento di cura. Il dottor Battain ha creato connessioni significative tra la montagna, la salute e l’impegno sociale, mostrando costantemente uno spirito di apertura mentale, rispetto e umanità. Per questo motivo, nel 2022, gli è stata conferita la Targa d’Argento del Premio Internazionale della Solidarietà Alpina, uno dei riconoscimenti più prestigiosi del mondo della montagna, con la motivazione di aver «trasformato la passione per l’alpinismo in un mezzo di solidarietà e inclusione»

